Ventesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 18-20 novembre 2016

 

Abstracts

Lorenzo Vanelli (Parma)
Rapporti intervallari nella musica tradizionale Gnawa

La relazione mira a delineare le peculiarità dei rapporti intervallari tra le altezze dei suoni che compongono il principale modo musicale tradizionalmente usato dagli Gnawa del Marocco. La musica accompagna tutti i riti delle confraternite marocchine, ne scandisce le divisioni interne coordinandone l’andamento, si fa latrice di contenuti simbolici, e concorre (assieme ad altri fattori) all’induzione della trance negli astanti. Ogni confraternita, però, ha le sue musiche, le cui peculiarità intrinseche si legano indissolubilmente alla tradizione e alla storia di ciascuna. Analizzare i dettagli delle strutture e delle tecniche musicali utilizzate nei riti di queste confraternite significa contribuire, seppur con un piccolo tassello, alla comprensione del loro presente e, potenzialmente, del loro passato.

La relazione si concentra sulla forma della principale (benché non unica) scala modale usata nei canti e nelle musiche della confraternita Gnawa. Per raggiungere lo scopo vengono discussi i dati raccolti durante un breve viaggio di ricerca in Marocco, svolto dal sottoscritto, coordinato dal prof. Staiti dell’Università di Bologna (a cui va anche il merito di aver delineato il tema d’indagine) e facente parte del progetto DRUM. Nell’analisi vengono esaminate le tecniche di utilizzo del guembrì, liuto a tre corde utilizzato nei riti Gnawa, e le caratteristiche delle linee melodiche, soprattutto di canto, raccolte per mezzo di registrazioni. 

Rispetto alle tecniche di utilizzo del guembrì è stata svolta una ricerca sul tipo di accordatura e sulle tecniche di diteggiatura utilizzate, al fine di dedurne gli intervalli tra i suoni prodotti dai musicisti attraverso lo strumento. Le linee melodiche sono invece state studiate attraverso il loro spettrogramma, per meglio coglierne le sfumature di intonazione. Le analisi su entrambi i tipi di materiali hanno dato gli stessi risultati: è possibile affermare che la (principale) scala modale Gnawa equivale ad un modo dorico privo di terzo grado, con un secondo grado poco più che neutro (165 cent sopra al primo grado) e un sesto grado maggiore crescente di 25 cent. Le prove, ripetute con interpreti e su materiali differenti, convergono tutte agli stessi risultati, confermandoli. Dall’analisi sono inoltre emersi alcuni elementi aggiuntivi che potrebbero risultare utili per un approfondimento sul rapporto tra la struttura di un brano e lo spostamento, all’interno dello stesso, del centro modale.

I risultati ottenuti possono concorrere alla conferma dell’alterità storica della confraternita Gnawa rispetto al panorama delle altre confraternite marocchine. Inoltre i dati emersi durante l’analisi, assieme ad una approfondita disamina della componente ritmica, potrebbero costituire un punto di partenza per avviare un discorso sulle trasformazioni e sui livelli di negoziazione incorsi nel processo di commercializzazione della musica Gnawa in anni relativamente recenti, nei festival internazionali e nelle produzioni discografiche per il mercato della world music.