Il “Liceo musicale” è una scuola altamente formativa in vista di un prosieguo nel Conservatorio, non obbligato ma possibile. Pertanto esso deve porre grande attenzione alla musica d’arte, onde evitare uno iato con i repertori del Conservatorio: può così assolvere nel modo più consono alla propria funzione.
Dal dibattito tra i musicologi sembra di poter evincere che, se qualche lacuna vi sia nella conoscenza dei diversi generi musicali, questa non risiede soltanto laddove la si penserebbe, vale a dire tra le culture lontane meno frequentate, ma anche nella musica d’arte di tradizione occidentale, vissuta sempre a livelli di nicchia da una fortunata élite. Dunque è bene colmare un bisogno culturale degli studenti mediante scelte improntate al repertorio cosiddetto ‘classico’, onde far conoscere di più e meglio la storica tradizione musicale dell’Occidente.
Mossa da simili considerazioni e desiderosa di promuovere come sempre la collaborazione tra le due istituzioni, ho ideato un progetto a due parti dal titolo Co-Concerti. Si tratta di una serie di lezioni-concerto, tenute non dai docenti ma dagli stessi studenti, e ho suddiviso i compiti tra Liceo e Conservatorio affinché le due istituzioni operassero in congruo collegamento. Più esattamente, l’esibizione può essere affidata ad allievi del Conservatorio, con programmi dunque più ‘avanzati’, in una sorta di confronto peer to peer, demandando la spiegazione delle musiche ai liceali. Ciò non impedisce di formulare il progetto anche in senso opposto, scambiando agevolmente le parti tra gli attori.
Individuati docenti e studenti del Conservatorio da coinvolgere, è cura del collega titolare del progetto fornire il programma dell’incontro. Il Liceo predisporrà quindi un team di ricerca sui brani in questione, procedendo per gruppi, in modo che ciascuno studente si occupi di un brano. Coordinati dai docenti di Storia della Musica e di Teoria, Analisi e Composizione, previo ascolto, gli studenti ne indagheranno autore, stile e assetto formale. Se si desidera conferire una dimensione pluridisciplinare al lavoro, basterà ampliare la collaborazione ai docenti di Lettere, di Filosofia e di Storia dell’Arte: gli spunti di intervento possono essere molteplici. La presentazione, una sintesi discorsiva, sarà esposta, magari a turno, prima dell’esecuzione dei brani, eventualmente con l’ausilio di esempi e di immagini. Infine, possono essere gli stessi studenti a preparare la locandina, delegando un ulteriore gruppetto a occuparsi della pubblicità presso le due istituzioni scolastiche, indi nel territorio.
Il giorno stabilito vedrà incontrarsi studenti del Liceo e del Conservatorio che lavoreranno fianco a fianco, forse per la prima volta nella loro carriera scolastica. L’iniziativa ha un impatto elevato, anche emotivo. In realtà si tratta di un’attività che apre molteplici possibilità a livello didattico, altresì di socialità costruttiva. Essa consente di percorrere una via preferenziale per il conseguimento di obiettivi importanti. Fra questi, innanzitutto di familiarizzare con il repertorio vocale-strumentale ‘colto’, conoscerlo attraverso esempi diretti, acquisire varie informazioni e dunque porre in relazione con lo strumento musicale le diverse competenze sviluppate in discipline affini. Il più importante obiettivo, tuttavia, resta sempre quello dell’incentivo allo studio dello strumento e all’approfondimento, sia tecnico sia teorico.
Posso affermare che gli incontri svolti hanno fatto registrare un’atmosfera di entusiastico interesse, un coinvolgimento proficuo e una sensibile tensione positiva. L’attenzione da parte di tutti gli studenti, con interventi susseguitisi in una carrellata di osservazioni e domande interessanti, ha creato un clima di amicizia e di collaborazione straordinari. Attraverso la cordialità e i sorrisi, ma anche la serietà della partecipazione all’ascolto, la bellezza della musica era là, ad unire tutti.
Cinzia Dichiara
Docente di Pianoforte
Liceo Musicale “Bragaglia”, Frosinone