1 commento

  1. Molto interessante! Del resto mi pare che il dilemma sia fedeltà alla partitura versus libertà interpretativa degli esecutori e cantanti. Siamo di fronte all’eterno problema della doppia scrittura teatrale: scrittura testuale/scrittura scenica e nel caso dell’opera i linguaggi si moltiplicano ed intersecano: musica e parole, canto ed esecuzione, capacità attoriale di entrare nel personaggio, indicazioni di regia per quanto riguarda il movimento scenico, la danza…ed ogni volta la rappresentazione si carica di nuovi e diversi significati. È la magia del teatro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *