L’ascolto consapevole riveste un ruolo fondamentale per una comprensione profonda della musica.[1] All’affermazione di questo principio hanno contribuito diverse figure considerevoli nel campo dell’educazione musicale. Tra queste, spicca Giorgio Graziosi (1911-1966), musicista, musicologo, sceneggiatore, critico e divulgatore musicale del secondo Novecento, il cui contributo è stato determinante per l’inserimento dell’Educazione musicale nella Scuola media unica (1962).
Come responsabile dell’Ufficio Studi del “Centro Didattico Nazionale per l’Istruzione Artistica”, Graziosi si impegnò nella pubblicazione di materiali didattici e nell’analisi dei risultati di indagini condotte tra i docenti sull’impiego dell’ascolto musicale in classe. Le osservazioni misero in luce che le musiche adottate erano prevalentemente a programma, limitate al periodo compreso tra il 1600 e i primi del Novecento, con rare eccezioni per quelle extraeuropee. Questi risultati confluirono nel volume Introduzione all’ascolto, destinato principalmente agli insegnanti di Educazione musicale della scuola media. Il testo, che fa parte della collana “Manuali di Didattica Musicale” (diretta da Riccardo Allorto, edita da Ricordi), offriva materiali storici, estetici, critici e tecnici utili per l’illustrazione delle opere musicali; suggerimenti pratici per la costituzione di una discoteca scolastica; modelli di ascolto in classe. Il volume enfatizzava inoltre l’importanza di educare con la musica anziché alla musica: partiva dall’acquisizione ritmica per arrivare a una comprensione globale del brano attraverso un ascolto consapevole; teneva conto di vari fattori come la struttura etnica e sociale della classe, l’età degli alunni, la loro sensibilità e preparazione culturale e musicale. L’ascolto veniva dunque valorizzato come strumento didattico essenziale per un’educazione musicale completa, e per gli spunti di eventuali collegamenti interdisciplinari.
Tra il 1962 e il 1963, Graziosi contribuì alla stesura dei nuovi programmi scolastici per l’istruzione secondaria di primo grado e curò i corsi di preparazione per gli insegnanti di Educazione musicale. Pubblicò inoltre una raccolta di sei dischi in vinile 33 giri, intitolata Sussidi per l’educazione musicale, ideata insieme a Giorgio Colarizi, altra figura di rilievo nella storia della pedagogia musicale del secondo Novecento (1912-1999). Questa raccolta offriva esempi musicali diversificati, adatti agli obiettivi didattici: l’osservazione dei fenomeni sonori, le caratteristiche del suono, la ritmica e i ritmi delle danze, i timbri strumentali e vocali.
L’accento posto sull’ascolto come fondamento di una solida educazione musicale rappresentò un significativo avanzamento nel campo pedagogico-didattico. Tuttavia, alla luce degli studi più recenti, emerge qualche criticità: l’impiego esclusivo di musiche brevi e facilmente accessibili non stimola la comprensione di musiche in contesti più complessi e articolati. Nonostante ciò, attraverso il suo lavoro Giorgio Graziosi ha fornito una base preziosa per l’innovazione nella didattica musicale, promuovendo l’importanza dell’ascolto e offrendo strumenti pratici per un insegnamento più efficace e coinvolgente della musica nelle scuole.
Sara Nisticò
Università di Bologna
Scuola di specializzazione in Beni musicali
BIBLIOGRAFIA
Aversano, Luca La musica nella formazione scolastica degli italiani, Andrea Estero (a cura di) La cultura musicale degli italiani Milano, Edizioni Angelo Guerrini e Associati SpA, 2021, pp. 3-35.
D.m. 24 aprile 1963, Orari e programmi d’insegnamento della scuola media statale, «Gazzetta Ufficiale» 11 maggio 1963, n.124, supplemento ordinario n.1, p. 18. Il testo è reperibile al seguente indirizzo internet:
https://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dm24463.pdf. (ultimo accesso, 28.04.2024).
Cuomo, Carla; De Luca, Maria Rosa La Trasposizione del Sapere Musicale nella Formazione Intellettuale, Musica Docta 2013, 3, pp. 17-38.
Graziosi, Giorgio Introduzione all’ascolto, Ricordi Milano.
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Scalfaro, Anna Storia dell’educazione musicale nella scuola italiana, dall’Unità ai giorni nostri, Milano, Franco Angeli, 2018.
[1] Per un approfondimento: La Face, Giuseppina La didattica dell’ascolto, Musica e storia 2006, XIV, pp. 511-544; La Face Bianconi, Giuseppina Didattica dell’ascolto e didattica laboratoriale, Riforma e didattica 2007, n.2, pp. 15-21.