Dottorato di ricerca in Musicologia e Beni musicali (Bologna) (EP)
Attivo dal 1999/2000, a partire dal ciclo XII sostituisce il dottorato in Musicologia; ha sede amministrativa in Bologna nel Dipartimento di Musica e Spettacolo e nella sede staccata di Ravenna nel Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni culturali (1). Sono membri effettivi del collegio dei docenti: Loris Azzaroni (Bologna), Mario Baroni (Bologna), Lorenzo Bianconi (Bologna), Giampiero Cane (Bologna), F. Alberto Gallo (Ravenna), Paolo Gozza (Bologna), Giuseppina La Face Bianconi (Bologna), Roberto Leydi (Bologna), Tullia Magrini (Bologna), Angelo Pompilio (Ravenna), Antonio Serravezza (Ravenna; coordinatore dal 1999); è membro esterno Luigi Ferdinando Tagliavini (Friburgo, Svizzera) (2).
Sono attivati quattro curricula: storia della musica; teoria della musica; etnomusicologia; conservazione dei beni musicali (3). Il programma didattico-formativo, della durata di quattro anni, prevede: l’elaborazione e la discussione del progetto di ricerca per la dissertazione dottorale (primo anno di corso), lo svolgimento delle ricerche e la redazione della dissertazione (anni successivi); la frequenza ai seminari avanzati definiti annualmente dal collegio dei docenti, in ragione di due-tre per ciascun anno di corso; lo svolgimento, anno per anno, di un programma di letture prescritte dal collegio, con verifica mediante relazioni scritte da sottoporre all’esame dei docenti; la partecipazione ai colloqui dottorali in cui viene collegialmente discusso lo stato di avanzamento dei lavori per la dissertazione.
Negli ultimi sette anni si sono svolti i seguenti seminari:
anno accademico 1994/95: grammatica della melodia (Baroni); guida all’ascolto musicale (Leydi); Heinrich Besseler (Serravezza); introduzione all’iconografia musicale (Nico Staiti);
a.a. 1995/96: metodologia dell’analisi storica (Gallo);
a.a. 1996/97: musicologia sistematica (Baroni); le Sonate per pianoforte di Haydn (Di Benedetto); oralità e scrittura in repertorii liturgici tradizionali (Gallo); interpretazione delle opere di Luigi Nono (Fondazione Levi); problemi di etnomusicologia – i Folk Songs di Luciano Berio (Leydi);
a.a. 1997/98: grammatica della melodia (Baroni); come finiscono le opere serie italiane di Donizetti (Bianconi); l’Università di Parigi e la musica nei secoli XIII e XIV (Fondazione Levi); introduzione all’etnomusicologia (Leydi);
a.a. 1998/99: musicologia sistematica (Baroni); introduzione all’etnomusicologia (Leydi);
a.a. 1999/2000: stampa ed editoria musicale in Italia nel ’500 (Iain Fenlon, Cambridge); topografia del pensiero estetico musicale (Gozza e Serravezza); Die schöne Müllerin di Schubert (La Face Bianconi);
a.a. 2000/01: problemi di analisi e ascolto musicale (Baroni); introduzione all’etnomusicologia (Leydi); tecnologie informatiche applicate ai beni musicali (Pompilio).
VIII ciclo (corsi iniziati il 1° novembre 1993) (4)
Dottorandi: Cecilia Luzzi, “Poesia e musica nei madrigali a cinque voci di Filippo di Monte (1580-1595)” (rel. Bianconi e Pompilio; in corso di pubbl., Firenze, Leo S. Olschki), docente di ruolo di Storia ed Estetica musicale nella scuola secondaria superiore; Marco Mangani, “Per un’analisi delle forme minori tra ’500 e ’600: indagine su un campione mantovano” (rel. Baroni e Fabbri), ricercatore nell’Università di Pavia-Cremona.
IX ciclo (1993)
Dottorandi: Maria Teresa Arfini, “”… so wunderbar verschlungen”: il contrappunto imitativo nelle composizioni per pianoforte solo di Robert Schumann” (rel. Di Benedetto e Pestelli); Anna Tedesco, “Opere a macchina: la fortuna di Giacomo Meyerbeer in Italia dal 1840 al 1870” (rel. Bianconi e Pompilio), ricercatrice nell’Università di Palermo.
XI ciclo (1996)
Commissione giudicatrice: Cattin, Leydi; Gianmario Borio (Cremona).
Dottorandi: Paola Barzan (Lettere, Padova): “Dal patriarchino ai patriarchini: un approccio analitico ai toni di lezione di tradizione orale dell’Italia settentrionale” (rel. Cattin e Leydi), docente di ruolo nella scuola media inferiore; Marinella Ramazzotti (Musicologia, Cremona): “La fusione dei timbri nella musica vocale del ’900: da Arnold Schönberg a Luigi Nono” (rel. Baroni e Morelli); Nicola Scaldaferri (DAMS, Bologna): “Musica albanese in area balcanica: studio sulla tradizione epica” (rel. Stephen Blum e Leydi), professore a contratto nell’Università Statale di Milano.
XII ciclo (1997)
Commissione giudicatrice: Baroni, Cattin; Franco Carlo Ricci (Viterbo-Tuscia).
Dottorandi: Elisabetta Pasquini (DAMS, Bologna): “L’Esemplare, o sia Saggio fondamentale pratico di contrappunto: padre Giambattista Martini teorico e didatta della musica” (rel. Tagliavini e Sergio Durante); Paolo Russo (DAMS, Bologna): “Medea in Corinto di Johann Simon Mayr” (rel. Bianconi e Fabbri), ricercatore nell’Università di Parma.
XIII ciclo (1998)
Commissione giudicatrice: Cattin, La Face Bianconi; Fabrizio Della Seta (Siena, indi Cremona).
Dottorandi: Carla Cuomo (DAMS, Bologna): “Massimo Mila. La musica del pensiero” (rel. Bianconi e Maurizio Giani); Cristiano Vavalà (DAMS, Bologna) “Il Dialogo harmonico di Scipione Cerreto” (rel. Azzaroni e Gozza).
XIV ciclo (1999)
Commissione giudicatrice: Fabbri, Morelli; Adriana Guarnieri (Venezia).
Dottorandi: Raffaele Mellace (Lettere, Milano-Statale): “L’ultima produzione teatrale di Johann Adolf Hasse” (rel. Bianconi e Degrada) (5), docente di ruolo nella scuola secondaria superiore; Angelo Rusconi (Musicologia, Cremona): “Cantus ambrosianus. Milano e gli antichi repertorii liturgico-musicali” (rel. Gallo e Cattin).
XV ciclo (corsi iniziati il 1° gennaio 2000)
Commissione giudicatrice: Baroni, Gozza, Pompilio.
Dottorandi: Tarcisio Balbo (DAMS, Bologna); Giuseppe Buzzanca (DAMS, Bologna); Alessandra Montali (DAMS, Bologna); Vasco Zara (DAMS, Bologna).
XVI ciclo (2001)
Commissione giudicatrice: Bianconi, Leydi, Pompilio.
Dottorandi: Barbara Cipollone (Conservazione dei Beni culturali, Bologna-Ravenna); Saverio Lamacchia (DAMS, Bologna); Grazia Magazzù (DAMS, Bologna); Anna Quaranta (Lettere, Salerno), docente di ruolo nella scuola secondaria inferiore (6).
Dottorato di ricerca in Musicologia e Scienze filologiche (Pavia-Cremona) (GF)
Attivo dal 2000/01, a partire dal ciclo XVI sostituisce il dottorato in Filologia musicale; ha sede amministrativa nel Dipartimento di Scienze musicologiche e paleografico-filologiche dell’Università di Pavia in Cremona (7). Sono membri effettivi del collegio dei docenti, tutti afferenti al Dipartimento: Gianmario Borio, Maria Caraci Vela, Fabrizio Della Seta (coordinatore dal 2001), Elena Ferrari Barassi, Michele Girardi, Stefano La Via, Daniele Sabaino, Rodobaldo Tibaldi, Claudio Vela (8). I relatori delle dissertazioni e i tutors vengono scelti entro il collegio e fra professori e ricercatori – del Dipartimento o esterni ad esso – che figurano tra i “proponenti” del ciclo XVI. L’elenco completo è il seguente: Virgilio Bernardoni (Bergamo), Mariarosa Cortesi, Marco D’Agostino, Antonio Delfino, Rolando Ferri, Artemio Focher, Laura Mauri Vigevani, Francesco Filippo Minetti, Ferruccio Monterosso, Giancarlo Prato, Chiara Tellini Perina, Pietro Zappalà.
Sono attivati quattro curricula: drammaturgia musicale; filologia musicale; organologia ed iconografia musicale; storia delle teorie musicali (9). Il programma didattico-formativo, della durata di tre anni, prevede, oltre allo svolgimento delle ricerche per la dissertazione, la partecipazione a cicli seminariali appositamente organizzati, tenuti da docenti del Dipartimento e da docenti ospiti, italiani e stranieri. Dal 1995 le collaborazioni didattiche si sono giovate della presenza dei seguenti docenti esterni: Gregory Barnett (1997/98), Margaret Bent (2000/01), Virgilio Bernardoni (1999/2000), Gabriella Biagi Ravenni (1999/2000), Lorenzo Bianconi (1997/98), Reinhold Brinkmann (1998/99), Julian Budden (1999/2000), Tim Carter (1998/99), Fabrizio Della Seta (1997/98 e 1999/2000), Gabriele Dotto (1999/2000), Anselm Gerhard (2000/01); David Lewin (1997/98), Walburga Litschauer (2000/01), Marilena Maniaci (2000/01); Wojciech Marckwica (1999/2000), Jean-Jacques Nattiez (1999/2000), Jeff Nichols (2000/01), Claude Palisca (1999/2000), Roger Parker (1999/2000), Ruggero Pietrantoni (1997/98), Thomas Quigley (1999/2000), Ellen Rosand (1999/2000), David Rosen (1999/2000), Hector E. Rubio (1997/98), Wolf-Dieter Seiffert (1999/2000), Eleanor Selfridge-Field (1997/98).
Negli ultimi cinque anni si sono svolti i seguenti seminari:
a.a. 1996/97: aspetti dell’ecdotica dei libretti: la metrica fra testo e musica (Brizi); i fondamenti metodologici della filologia musicale (Caraci Vela); metodologie e risultati delle tesi di dottorato in corso (Ferrari Barassi);
a.a. 1997/98: la tradizione di Busnois (Caraci Vela); notazione e struttura nell’età di Ockeghem (Delfino); la fisionomia fonetica, ritmica, morfologica e sintattica del francese nel mottetto del ’200 e dell’italiano nel madrigale arsnovistico del ’300 (Minetti); semiografia musicale del secolo XV (Sabaino); gli strumenti della ricerca musicologica per il secolo XV (Tibaldi); gli strumenti informatici per la ricerca bibliografica (Zappalà);
a.a. 1998/99: la scrittura musicale come rappresentazione del pensiero musicale, I (Borio);
a.a. 1999/2000: la scrittura musicale come rappresentazione del pensiero musicale, II (Borio); seminario istituzionale di filologia musicale (Caraci Vela); la filologia del melodramma italiano fin de siècle e oltre: il caso Tosca (Girardi); poesia e musica nel ’500: alcuni problemi di lettura e analisi (La Via); problemi di rappresentazione in filologia d’autore (Vela); seminario di filologia musicale: esame di casi specifici (Zappalà);
a.a. 2000/01, comuni a tutti i curricula: le tecniche compositive nella seconda metà del secolo XX (incontro di studio, coord. Borio); couleur locale e tinta musicale dopo Guillaume Tell: un caso (Gerhard); le danze e le sonate giovanili per pianoforte di Schubert (Litschauer). Curriculum Filologia musicale: grammatica e retorica nella critica testuale e nella prassi esecutiva: alcune riflessioni (Bent); la nouvelle philologie nella musicologia contemporanea: prospettive e problemi (Caraci Vela); schizzi musicali di operisti italiani dell’800 (Della Seta); struttura delle “Bibbie atlantiche” (Maniaci); semiologia gregoriana e filologia musicale: problemi di conflittualità e d’integrazione (Sabaino); l’”angoscia dell’influenza” come paradigma interpretativo dell’intertestualità (Vela); filologia del lapsus, ovvero: psicanalisi e critica testuale nell’interpretazione di Sebastiano Timpanaro (Vela). Curriculum Storia delle teorie musicali: aspetti e problemi della musica del ’900 (Borio); il serialismo negli USA (Nichols).
VIII ciclo (1992) (10)
Dottorandi: Tiziana Morsanuto (Musicologia, Cremona): “La tradizione della musica madrigalistica di Costanzo Porta (1529-1601), con l’edizione critica dei testi poetici e del Primo libro di madrigali a cinque (1559)” (rel. Brizi, Caraci Vela); Marina Toffetti (Lettere, Milano-Statale): “Il Liber secundus hymnorum di Marc’Antonio Ingegneri (Venezia 1606): testo, contesto e proposte per l’edizione critica di un repertorio polifonico su cantus prius factus” (rel. Brizi, Caraci Vela, Dunning; parzialmente edito nelle miscellanee Il canto piano nell’era della stampa, a cura di G. Cattin, D. Curti Feininger e M. Gozzi, Trento, Provincia autonoma di Trento – Servizio per i Beni librari e archivistici, 1999, pp. 161-177, e Problemi e metodi di filologia musicale, a cura di S. Campagnolo, Lucca, LIM, in corso di pubbl., nonché negli Opera omnia di Marc’Antonio Ingegneri, serie I, viii, Lucca, LIM, in corso di pubbl.), docente di ruolo nella scuola media inferiore e titolare di assegno di ricerca nell’Università di Pavia-Cremona.
IX ciclo (1994)
Commissione giudicatrice: Dunning, Giovanni Marzi (Cremona); Anna Laura Bellina (Padova).
Dottorandi: Marco Adriano Brusa (Musicologia, Cremona): “Due modelli per la critica dei testi polifonici del ’500″(rel. Brizi, Caraci Vela, Dunning), collaboratore di biblioteca nell’Università di Pavia e titolare di borsa di studio post-dottorato nell’Università di Padova; Stefano Campagnolo (Musicologia, Cremona): “La “Danza delle Muse”: il Libro primo delle Muse. Madrigali ariosi di Antonio Barré (1555), e il madrigale a Roma (1529-1559)”(rel. Caraci Vela; parzialmente edito in “Musica Disciplina”, L, 1996, pp. 95-133), bibliotecario nella Biblioteca Statale di Cremona.
XI ciclo (1996)
Commissione giudicatrice: Borio, Klaus Fischer (Cremona); Fabbri.
Dottorandi: Giorgio Pagannone (DAMS, Bologna): “Pia de’ Tolomei di Cammarano-Donizetti: testi e contesti”(rel. Girardi; in corso di pubbl., Firenze, Leo S. Olschki); Lucio Tufano (Lettere, Napoli): “Nina, ossia La pazza per amore di Giovanni Paisiello: testo e contesto, genesi e metamorfosi” (rel. Girardi), assistente bibliotecario nell’Università “Federico II” di Napoli.
XII ciclo (1997)
Commissione giudicatrice: Dunning, Rosa Barezzani; Bianconi.
Dottorandi: Vincenzo Borghetti (Musicologia, Cremona): “Da Ockeghem a Pipelare: i percorsi del rondeau “Fors seulement”” (rel. Caraci Vela), docente di ruolo nella scuola media inferiore e titolare di assegno di ricerca nell’Università di Pavia-Cremona; Gioia Filocamo (DAMS, Bologna): “Il repertorio profano con testo italiano del codice Panciatichi 27″(rel. Caraci Vela), titolare di borsa di studio post-dottorato nell’Università di Bologna; Lucia Marchi (Musicologia, Cremona): “La musica in Italia durante il Grande Scisma (1378-1417): il codice Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, T.III.2″(rel. Rosa Barezzani, Caraci Vela), docente di ruolo nella scuola media inferiore.
XIII ciclo (1998)
Commissione giudicatrice: Caraci Vela, Minetti; Durante (Padova).
Dottorandi: Angela Ida De Benedictis (Musicologia, Cremona): “La musica per radio in Italia: ipotesi per una teoria sul radiodramma” (rel. Borio; tutor La Via); Andrea Massimo Grassi (Lettere, Parma): “Le Sonate per clarinetto e pianoforte op. 120 di Johannes Brahms: gli schizzi, le revisioni, pubblicazione dell’opera e una proposta di edizione critica”(rel. Caraci Vela; tutor Zappalà).
XIV ciclo (1999)
Commissione giudicatrice: Borio, Ferrari Barassi; Della Seta.
Dottorandi: Claudio Bacciagaluppi (Musicologia, Letteratura e linguistica italiana, Zurigo): “Tecniche compositive e questioni estetiche nell’opera recente di György Kurtág”(rel. Borio); Massimiliano Locanto (Musicologia, Cremona): “Igor Stravinskij: processo creativo e tecnica seriale negli anni ’60, alla luce dello studio degli schizzi”(rel. Borio; tutor Girardi).
XV ciclo (2000)
Commissione giudicatrice: Ferrari Barassi, Girardi; Michela Garda (Trento).
Dottorandi: Mariagrazia Carlone (DAMS, Bologna): “Musica per liuto e strumenti similari nelle fonti iconografiche lombarde del secolo XVI” (rel. Ferrari Barassi, Tellini Perina; tutor Mauri Vigevani); Daniele Valentino Filippi (Musicologia, Cremona): “La Selva armonica di Giovanni Francesco Anerio e la musica spirituale a Roma nel primo ’600″ (rel. Delfino, Tibaldi; tutor La Via); Lisa Navach (Musicologia, Cremona): “La cantata con accompagnamento strumentale a Roma nella seconda metà del ’600” (rel. Caraci Vela, La Via; tutor Sabaino); Anna Pasetti (Musicologia, Cremona): “Le composizioni strumentali di Giovanni Maria Trabaci (ca. 1575-1647)” (rel. Ferrari Barassi; tutor Tibaldi).
XVI ciclo (2001)
Commissione giudicatrice: Bernardoni, Caraci Vela, La Via.
Dottorandi: Anna Gabriella Caldaralo (DAMS, Bologna): “Archeoastronomia e musica presso antiche civiltà mediterranee” (rel. Giacomo Baroffio; tutor Tibaldi); Antonella D’Ovidio (Lettere, Firenze): “Sonate a tre di ambito romano fra il 1650 e il primo decennio del ’700” (rel. La Via; tutor Della Seta); Claudio Nuzzo (Musicologia, Cremona): “Il manoscritto Add. 31389 della British Library e la scuola liutistica veneziana del primo ’500” (rel. Delfino; tutor D’Agostino); Ingrid Pustijanak (Musicologia, Cremona): “Studi sul processo compositivo di Giacinto Scelsi e György Ligeti”(rel. Borio; tutor Della Seta).
Dottorato di ricerca in Storia e Analisi delle Culture musicali (Roma “La Sapienza”) (SP)
Attivo dal 1991/92, ha sede amministrativa in Roma nel Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali dell’Università “La Sapienza” (11). Fanno parte o hanno fatto parte del collegio dei docenti: Paolo Emilio Carapezza (Palermo), Amalia Collisani (Palermo), Fabrizio Della Seta, Renato Di Benedetto, Paolo Di Giovine (Roma I), Francesco Giannattasio (Roma I), Giovanni Giuriati (Palermo), Elsa Guggino (Palermo), Ariella Lanfranchi (Roma I), Raoul Meloncelli (Roma I), Pierluigi Petrobelli (Roma I, coordinatore dal 1999), Franco Piperno (Firenze), Pietro Sassu (Potenza), Agostino Ziino (Roma II, coordinatore dal 1991 al 1998) (12).
Il dottorato privilegia un taglio metodologico interdisciplinare, teso a favorire una proficua interazione tra diverse aree di ricerca, quali la musicologia storica, l’antropologia, l’etnomusicologia, la linguistica e l’analisi musicale. Tale impostazione, che si riflette sia nell’articolazione delle attività didattico-formative sia nella definizione dei percorsi di ricerca individuali, intende anzitutto stimolare un ampliamento degli ambiti d’indagine verso repertorii diversi dalla tradizione musicale eurocolta, nella convinzione che uno studio comparato delle culture musicali possa favorire una più approfondita conoscenza delle strutture profonde della musica, delle sue funzioni e dei suoi significati. La tendenza a concentrare l’attenzione sul concetto di ‘cultura musicale’, evidenziato nella denominazione stessa del dottorato, comporta ulteriori implicazioni di più vasta portata: anche nei casi in cui le ricerche individuali si concentrino su repertorii della tradizione europea, infatti, l’indagine non si limita alla rigorosa ricostruzione filologica dei testi esaminati, ma si estende piuttosto verso la valutazione dei contesti, il cui studio risulta essenziale per comprendere le funzioni estetiche, sociali, rituali e culturali della produzione musicale.
Sono attivati quattro curricula: musicologia; analisi musicale; etnomusicologia europea; teoria e metodi dell’etnomusicologia. Il programma didattico-formativo, della durata di tre anni, prevede: nel primo anno di corso, la partecipazione a seminari tenuti da membri del collegio dei docenti e da studiosi esterni; nel secondo, la definizione del progetto di ricerca individuale e la partecipazione ai colloqui dottorali in cui viene collegialmente discusso lo stato di avanzamento dei lavori per la dissertazione (periodicamente documentato da relazioni scritte); nel terzo, il completamento delle ricerche e la redazione della dissertazione.
Negli ultimi sette anni si sono svolti i seguenti seminari:
a.a. 1994/95: Pietro Vinci madrigalista siciliano (Carapezza); semiologia della musica (Collisani); lo studio del processo compositivo: gli abbozzi della Traviata (Della Seta); musicologia generale ed etnomusicologia (Giannattasio); problemi e metodi della ricerca etnomusicologica sul campo (Nattiez); gli strumenti della ricerca musicologica (Petrobelli); il codice Squarcialupi e il codice T.III.2 (Ziino);
a.a.: 1998/99: problemi della committenza musicale nell’Italia rinascimentale e barocca (Claudio Annibaldi); problemi di metodologia sulle fonti liturgiche (Baroffio); approcci analitici alle opere dell’ultimo Debussy (Borio); problemi di prosodia musicale in francese e in italiano (Damien Colas); problemi di filologia musicale: l’Adina di Rossini (Della Seta); Haydn e la forma sonata (Di Benedetto); trasformazioni di un modello goethiano (Markus Engelhardt); problemi del teatro mozartiano: metodi di analisi (Paolo Gallarati); il rapporto parola/musica nella lirica vocale di Fauré (Meloncelli); problemi di drammaturgia musicale (Petrobelli);
a.a. 1999/2000: il concetto di ‘grammatica’ nella musica (Baroni); il concetto di ‘variazione’: varianti della variazione (Borio); problemi di estetica musicale (Collisani); teoria della storiografia musicale (Della Seta); l’aria nell’opera del primo ’700 (Di Benedetto); linguistica e musica (Di Giovine); determinanti della forma in Mozart (Durante); etnomusicologia e musicologia generale (Giannattasio); esperienze della musica khmer (Giuriati); la musica di Mendelssohn (Meloncelli); le opere corali di Brahms (Pestelli); la ricerca verdiana (Petrobelli); la musica nelle corti del rinascimento (Piperno); problemi di ricerca sul Don Carlos di Verdi (Gilles de Van);
a.a. 2000/01: la committenza musicale come problema storiografico (Annibaldi); Schönberg: il pensiero musicale e la sua rappresentazione (Borio); le costituzioni della musica (Carapezza); l’estetica psicanalitica di A. Ehrenzweig (Collisani); problemi di storiografia musicale (Della Seta); la musica e le Belle Arti nel ’700 (Di Benedetto); World Music and Global Music (Stephen Feld); analisi dei sistemi pentatonici (Giannattasio); problemi di filologia musicale del melodramma (Philip Gossett); la musica sacra in Francia tra ’700 e ’800 (Meloncelli); problemi di drammaturgia musicale (Petrobelli); problemi di storiografia musicale: la tecnica della variazione nella musica di Brahms (Piperno); filologia musicale medievale (Ziino).
VIII ciclo (1993) (13)
Dottorandi: Livio Aragona, (Lettere, Napoli): “Luigi Dallapiccola e le culture musicali del secondo ’900” (rel. Petrobelli); Marco Marica (Lettere, Roma I): “L’opéra-comique in Italia: rappresentazioni, traduzioni e derivazioni (1770-1830)” (rel. Della Seta), titolare di borsa di studio post-dottorato nell’Università di Pavia-Cremona; Antonio Rostagno (Lettere, Torino), “La musica per orchestra nell’Italia dell’800” (rel. Giannattasio e Petrobelli), titolare di borsa di studio post-dottorato nell’Università di Roma I.
IX ciclo (1994)
Dottorandi: Susanna Pasticci (Lettere, Roma I): “I materiali della memoria: la musica di Berio, Maderna e Nono tra creazione e reinvenzione” (rel. Della Seta e Giannattasio; in corso di pubbl., Lucca, LIM), ricercatrice nell’Università di Cassino; Daniele Sestili (Lingue, Roma I): “La musica nell’esperienza religiosa giapponese” (rel. Giannattasio; La voce degli dèi: musica e religione nel rito giapponese del kagura, Bologna, Ut Orpheus, 2000); Marco Uvietta (DAMS, Bologna): “Alexandre Tansman e la musica a Parigi tra le due guerre” (rel. Della Seta e Petrobelli).
X ciclo (1995)
Commissione giudicatrice: Collisani, Petrobelli; Bellina.
Dottorandi: Massimo Di Sandro (Lettere, Napoli): “Fenomeni di doppia interpretazione nell’ascolto musicale” (rel. Collisani); Riccardo Lombardo (Lettere, Palermo): “Il corpo del coro: psicosomatica del canto” (rel. Carapezza); Simonetta Ricciardi (Lettere, Siena): “La fortuna di Haydn in Italia nell’800” (rel. Petrobelli e Ziino), docente di ruolo nella scuola elementare.
XII ciclo (1997)
Commissione giudicatrice: Carapezza, Della Seta; Serravezza.
Dottorandi: Giorgio Monari (Lingue, Roma I): “Il concetto di ‘autenticità’ e la musica antica” (rel. Petrobelli e Giannattasio); Luisa Nardini (Lettere, Napoli): “Il repertorio neo-gregoriano del proprium missae in area beneventana” (rel. Ziino); Ennio Speranza (Lettere, Roma I): “”Una pianta fuori clima”: caratteri, forme, stili e modelli del quartetto per archi in Italia tra il 1870 e il 1920″ (rel. Della Seta e Di Benedetto).
XIII ciclo (1998)
Commissione giudicatrice: Di Benedetto, Ziino; Fiamma Nicolodi (Firenze).
Dottorandi: Gianluca d’Agostino (Lettere, Napoli): “La polifonia d’arte del secondo ’400, nella prospettiva dei teorici Tinctoris e Gaffurio” (rel. Carapezza); Davide Daolmi (Musicologia, Cremona): “Il modello drammaturgico spagnolo nelle sperimentazioni dell’opera italiana seicentesca: L’arme e gl’amori (1656) di Rospigliosi e Marazzoli” (rel. Petrobelli), titolare di assegno di ricerca nell’Università Statale di Milano; Benedetto Passannanti (DAMS, Bologna): “L’edizione critica di Improvvisazione n. 1 di Bruno Maderna tra partitura e “testo d’ascolto”” (rel. Di Benedetto).
XIV ciclo (1999)
Commissione giudicatrice: Collisani, Piperno; Francesco Luisi (Urbino).
Dottorandi: Carlo Fiore (DAMS, Bologna): “Stili personali nella polifonia mariana tra Quattro e Cinquecento” (rel. Carapezza); Paolo Somigli (Lettere, Firenze): “La tradizione nella musica contemporanea. Ligeti, Kurtág, Penderecki, Henze, Sciarrino” (rel. Di Benedetto e Carapezza).
XV ciclo (2000)
Commissione giudicatrice: Di Benedetto, Petrobelli, Sassu.
Dottorandi: Francesca Cassio (Lettere, Roma I); Laura Leante (Lettere, Roma I); Alessandro Mastropietro (Lettere, Roma I).
XVI ciclo (2001)
Commissione giudicatrice: Lanfranchi, Meloncelli, Piperno.
Dottorandi: Gabriele Becheri (Lettere, Firenze); Enzo De Gasperis (Lettere, Roma I); Daniela Macchioni (Lettere, Roma I); Lorenzo Mattei (Lettere, Firenze).
Dottorato di ricerca in Scienze della Musica (Trento) (SP)
Attivo dal 1999/2000, ha sede amministrativa in Trento nel Dipartimento di Scienze filologiche e storiche e nel Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale; è consorziato con l’Università di Udine-Gorizia (Dipartimento di Scienze storiche e documentarie) ed è legato da una convenzione-quadro di scambi scientifici e didattici con l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz, la Leopold-Franzens-Universität di Innsbruck (Institut für Musikwissenschaft) e l’Université de Paris IV (Sorbonne). Il collegio dei docenti è composto da Jean-Pierre Bartoli (Paris IV), Carlo Borzaga (Trento), Rossana Dalmonte (coordinatrice, Trento), Luigi Del Grosso Destreri (Trento), Michela Garda (Trento), Otto Kolleritsch (Graz), Michel Imberty (Paris-Nanterre), Angelo Orcalli (Udine), Piergiorgio Rauzi (Trento), Giovanni Bruno Vicario (Udine) e Luisa Zanoncelli (Udine). Il corso, aperto a laureati in qualunque disciplina purché in possesso di una solida preparazione musicale, è finalizzato alla formazione di nuove figure professionali dotate di una competenza specialistica in campi relativi allo studio dei processi di produzione, circolazione e recezione dei fenomeni musicali. Il percorso formativo, di tipo interdisciplinare, è teso a promuovere un’attività di ricerca trasversale rispetto al sapere musicologico tradizionale, attraverso un sistematico approfondimento delle possibili interazioni con paradigmi, modelli teorici e tecniche operative elaborate nell’ambito delle scienze umane.
Sono attivati cinque curricula: scienze della comunicazione musicale; sociologia della musica; gestione economica della musica e dello spettacolo; psicologia della musica; scienza e tecnologia del suono. Il programma didattico-formativo, della durata di tre anni, prevede: nel primo anno di corso, vari cicli seminariali comuni e la preparazione di un testo scritto (pronto per la pubblicazione) su uno degli argomenti trattati; nel secondo anno, un ciclo seminariale legato all’indirizzo prescelto, la preparazione di un testo scritto (pronto per la pubblicazione) relativo agli argomenti trattati, la definizione dell’argomento della dissertazione e la partecipazione ai colloqui dottorali in cui viene collegialmente discusso lo stato di avanzamento delle ricerche individuali; nel terzo anno, il completamento delle ricerche e la redazione della dissertazione.
Dall’attivazione del dottorato si sono svolti i seguenti seminari:
a.a. 1999/2000: aspetti profetici dell’opera di Bruno Maderna (Baroni); le regole della musica: indagine sui meccanismi della comunicazione (Dalmonte); la sociologia, la musica e le musiche (Del Grosso Destreri); l’orizzonte filosofico del comporre nel secolo XX (Fondazione Levi); la forma nella musica del ’900 tra analisi strutturale e risposte percettive (gruppo GATM per l’analisi della musica post-tonale); semantica e psicoanalisi della musica (Imberty); acustica, informatica e musica elettronica (Institut für elektronische Musik und Akustik, Graz); analisi e composizione degli spettri acustici (Tristan Murail); sul concetto di restauro dei nastri: implicazioni teoriche (Orcalli). I dottorandi hanno partecipato come relatori al convegno Bruno Maderna e le origini della “Neue Musik” (Trento, 3-4 novembre 2000) e frequentato uno dei seguenti seminari esterni, concordati con il collegio dei docenti: tecnologia della musica elettronica (Accademia Sibelius, Helsinki); restauro dei supporti audio (Laboratorio Mirage, Gorizia); analisi e composizione (Karlheinz Stockhausen);
a.a. 2000/01: economia dello spettacolo (Borzaga); il concetto di ‘grammatica’ in musica (Dalmonte); scale e sistemi scalari (Dalmonte, Macchiarella, Orcalli, Tilman Seebass, Zanoncelli); la sociologia di Habermas (Del Grosso Destreri); teorie del senso musicale nel ventesimo secolo (Garda); strategie analitiche per lo studio della forma nella musica del ventesimo secolo (gruppo GATM per l’analisi della musica post-tonale); tecniche di restauro audio e composizione elettronica (Robert Höldrich); il giudizio estetico nell’epoca dei mass media (Istituto Gramsci, Bologna); il ‘puro’ e l’‘impuro’ (Jean Molino); elementi di matematica per musicisti (Orcalli); la coralità trentina (Rauzi); psicologia della musica (Vicario). I dottorandi hanno partecipato come relatori ai convegni Music and Film (University of Southampton, 19-21 aprile 2001), Musique et rhétorique aux XIXe et XXe siècles (Université de Paris IV – Sorbonne, 28 aprile 2001) e all’ottavo Convegno annuale della Società Italiana di Musicologia (Palermo, 26-27 ottobre 2001).
XV ciclo (1999)
Commissione giudicatrice: Dalmonte, Del Grosso Destreri, Zanoncelli.
Dottorandi: Carlo Benzi (Filosofia, Genova); Giovanni De Mezzo (Lettere, Udine); Marco Russo (DAMS, Bologna).
XVI ciclo (2000)
Commissione giudicatrice: Dalmonte, Del Grosso Destreri, Zanoncelli.
Dottorandi: Luca Conti (Lettere, Roma; DAMS, Bologna); Mariateresa Storino (DAMS, Bologna); Marco Toniatti (Sociologia, Trento); Laura Zattra (Lettere, Padova).
Dottorato di ricerca in Storia e Critica dei Beni artistici e musicali (Padova) (GF-EP)
Attivo dal 2000/01, ha sede amministrativa in Padova nel Dipartimento di Storia delle Arti visive e della Musica. Sono membri effettivi del collegio dei docenti: Giovanna Baldissin, Alessandro Ballarin (coordinatore), Anna Laura Bellina, Franco Bernabei, Bruno Brizi, Giordana Canova Mariani, Giulio Cattin, Jolanda Covre, Enrica Cozzi, Alberta Denicolò, Sergio Durante, Italo Furlan, Elisa Grossato, Giovanni Lorenzoni, Sergio Marinelli, Adriano Mariuz, Antonella Nicoletti, Ruggero Maschio, Elisabetta Saccomani, Caterina Virdis Limentani, Fulvio Zuliani.
Sono attivati due ambiti disciplinari, storico-artistico e musicale; quest’ultimo prevede tre curricula: musicologia storica; musicologia sistematica; etnomusicologia. Quattro, nel complesso, i posti disponibili. Il programma didattico-formativo, della durata di tre anni, è in via di definizione.
XVI ciclo (2000)
Commissione giudicatrice: Ballarin, Cattin, Zuliani.
Dottorandi in discipline musicali: Lucia Boscolo (Lettere, Padova): “Il proprio dei santi nella tradizione liturgica e musicale del patriarcato di Aquileia” (rel. Cattin); Anna Vildera (Lettere, Padova): “Il cerimoniale marciano dopo Bartolomeo Bonifacio: “variazioni sul tema” tra ’600 e ’700″ (rel. Cattin).
NOTE
(1) Il dottorato di ricerca in Musicologia, attivo dal 1983/84, aveva sede amministrativa in Bologna (Dipartimento di Musica e Spettacolo), e fino al 1998/99 era consorziato con le Università di Ferrara (Facoltà di Lettere e Filosofia), Milano-Statale (Facoltà di Lettere e Filosofia), Padova (fino al 1998, Dipartimento di Storia delle Arti visive e della Musica) e Torino (Dipartimento di Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo).
(2) Del collegio dei docenti del vecchio dottorato in Musicologia hanno fatto parte dopo il 1994: Baroni, Bianconi (coordinatore ad interim dal 1998 al 1999), Giulio Cattin (Padova), Francesco Degrada (Milano-Statale), Renato Di Benedetto (Bologna, indi Napoli), Paolo Fabbri (Ferrara), Gallo, Giovanna Gronda (Udine), Leydi (coordinatore dal 1993 al 1998), Giovanni Morelli (Venezia), Giorgio Pestelli (Torino), Serravezza.
(3) I curricula del dottorato in Musicologia erano: storia della musica medievale e rinascimentale; storia della musica moderna e contemporanea; etnomusicologia; musicologia sistematica.
(4) Questo l’aggiornamento sulle mutate condizioni lavorative dei dottori di ricerca in Musicologia iscritti nei primi cicli. Ciclo I: D. Restani, professore associato nell’Università di Bologna-Ravenna; C. Ruini, professore associato nell’Università di Bologna; ciclo II: V. Bernardoni, professore associato nell’Università di Bergamo; N. Guidobaldi, professore nell’Università di Tours; A. Morelli, docente di ruolo di Storia della musica per Didattica nel Conservatorio di Latina e professore a contratto nell’Università della Calabria; N. Staiti, ricercatore nell’Università di Bologna; ciclo III: C. Assenza, docente di ruolo nella scuola media inferiore, con funzioni di docente-ricercatore; I. Macchiarella, professore a contratto nell’Università di Trento; M. Privitera, docente di ruolo di Storia ed Estetica musicale nel Conservatorio di Cosenza e professore a contratto nell’Università della Calabria; ciclo IV: M. Garda, ricercatrice nell’Università di Trento; ciclo V: M. Armellini, bibliotecario nel Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna; M. Beghelli, docente di ruolo di Storia della musica per Didattica nel Conservatorio di Pesaro; M. Giani, ricercatore nell’Università di Salerno e professore a contratto nell’Università di Bologna; ciclo VI: C. Toscani, ricercatore nell’Università Statale di Milano; ciclo VII: A. R. Addessi, ricercatrice nell’Università di Bologna; A. Fiori, titolare di borsa di studio post-dottorato nell’Università di Bologna-Ravenna; M. Mastropasqua, ricercatore nell’Università di Bologna.
(5) Già in servizio al momento dell’ammissione al dottorato.
(6) Già in servizio al momento dell’ammissione al dottorato.
(7) Il dottorato di ricerca in Filologia musicale, attivo dal 1987/88 (ciclo III), aveva sede amministrativa nella Scuola di Paleografia e Filologia musicale dell’Università di Pavia in Cremona, dove dal gennaio 1998 è stato costituito il Dipartimento di Scienze musicologiche e paleografico-filologiche.
(8) Del collegio dei docenti del vecchio dottorato in Filologia musicale hanno fatto parte dopo il 1994: Bruno Brizi, Albert Dunning (coordinatore dal 1994 al 1995), Ferrari Barassi (coordinatrice dal 1995 al 2001), Francesco Filippo Minetti, Giampaolo Ropa e Maria Teresa Rosa Barezzani.
(9) Dei quattro curricula, solo il secondo e il quarto risultano effettivamente attivati. Il curriculum del dottorato di ricerca in Filologia musicale era unico: metodologie per l’edizione critica dei testi musicali.
(10) Questo l’aggiornamento sulle mutate condizioni lavorative dei dottori di ricerca in Filologia musicale iscritti nei primi cicli. Ciclo III: M. Gozzi, ricercatore nell’Università di Lecce; S. Martani, docente di ruolo nella scuola media inferiore e titolare di borsa di studio post-dottorato nell’Università di Pavia-Cremona; ciclo IV: A. Romagnoli, ricercatrice nell’Università di Pavia-Cremona; E. Torselli, docente di ruolo di Letteratura poetica e drammatica nel Conservatorio di Udine; ciclo VI: G. Di Bacco, titolare di assegno di ricerca nell’Università di Bologna-Ravenna; F. P. Russo, professore a contratto nell’Università della Calabria; D. Sabaino, professore associato nell’Università di Pavia-Cremona; ciclo VII: M. Amato, direttore di biblioteca di ruolo nel Conservatorio di Fermo; R. Borghi, collaboratore di biblioteca nell’Università di Pavia-Cremona.
(11) Fino al 1999/2000, il dottorato di ricerca in Storia e Analisi delle culture musicali è stato consorziato con le Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università di Napoli, Palermo e Potenza.
(12) In origine, facevano parte del collegio dei docenti anche: Carla Bianco (Roma I), Romano Mastromattei (Perugia), Raffaello Mazzacane (Napoli).
(13) Questo l’aggiornamento sulle mutate condizioni lavorative dei dottori di ricerca in Storia e Analisi delle Culture musicali iscritti nei primi cicli. Ciclo VI: G. Mattietti, docente di ruolo di Armonia e Contrappunto nel Conservatorio di Cagliari; ciclo VII: S. Bianchi, conservatore nel Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e professore a contratto nell’Università di Trieste; P. De Martino, docente di ruolo nella scuola secondaria superiore; P. Misuraca, docente di ruolo nella scuola secondaria inferiore.