Luogo di ristoro e di incontro rapido e informale, il bàcaro è la tipica osteria veneziana dove sbocconcellare all’impiedi uno stuzzichino con sarda in saór o baccalà e concedersi un’ombra (il piccolo bicchiere di vino) senza troppe pretese. Quando si è tra amici e si vuol festeggiare una ricorrenza, o semplicemente godere della reciproca compagnia, il bàcaro tour è una possibilità di cui volentieri si approfitta nella città lagunare.
Accade una sera, nel corso di una conversazione scherzosa, di aggiungere un’H al termine bàcaro, ed ecco che la consonante – muta ma essenziale – fa di un gioco di parole faceto un concreto progetto culturale: BACHaro Tour, con l’intento di proporre ascolti guidati dal vivo della musica di J.S. Bach nelle osterie veneziane, a beneficio degli avventori del bàcaro di turno.
La cosa nasce, appunto, per caso nell’autunno del 2016 in seno a Radio Ca’ Foscari e si concretizza nella prima edizione con cinque delle sei Suites per violoncello solo. Il format funziona, riscuote discreto successo e la primavera successiva si replica ampliando il repertorio e coinvolgendo altri musicisti, sino a consolidarsi in un appuntamento semestrale, autunnale e primaverile, in cui le proposte musicali e divulgative variano, come anche i luoghi che le ospitano. Contestualmente, BACHaro Tour si costituisce in associazione, anche in vista della partecipazione a bandi e progetti pubblici.
Il principio che sottende a BACHaro Tour è assai semplice: divulgare il repertorio musicale “colto” tra persone che non vi si sono mai accostate, e in luoghi insoliti, normalmente alieni alla sua fruizione. La convinzione è che la grande musica possa essere conosciuta e apprezzata su diversi livelli e che, per appassionarvisi e desiderare di approfondirla, il primo passo sia un appagamento estetico: individuarvi qualche cosa che faccia istillare una curiosità e che possa, nel migliore dei casi, far germinare un interesse genuino.
Altra ambizione che anima e caratterizza l’associazione è quella della qualità: si cerca di coinvolgere musicisti professionisti, nella convinzione che offrire qualità interpretativa e coerenza musicologica nei programmi anche a chi non è avvezzo a un certo tipo di ascolto sia un presupposto basilare di onestà. Più volte è capitato di suscitare in questo modo sensibilità inaspettate da parte di persone che spontaneamente notano aspetti della musica o della sua interpretazione senza avere alcuna preparazione specifica né amatoriale.
Con tali principî, al BACHaro Tour si sono proposte, per esempio, le Variazioni Goldberg trascritte per trio d’archi, nella loro interezza e con ritornelli (peraltro, a bordo di una barca lungo il Rio della Misericordia), i soli per violino, violoncello e flauto, selezioni dal Clavicembalo ben temperato, trascrizioni per arpa o liuto barocco e altro ancora. L’affetto del pubblico e il rispetto verso il repertorio incoraggiano l’associazione a continuare la sua attività: sono stati numerosi i momenti di silenzio partecipe al suono di una sarabanda per flauto o per violoncello anche da parte di ottanta, cento persone, il bicchiere in mano al di fuori di un’osteria.
Mauro Masiero
Dottore di ricerca in Storia delle arti
Università Ca’ Foscari Venezia