in collaborazione col
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna
Ventunesimo Incontro
dei Dottorati di Ricerca in Discipline musicali
sabato 20 maggio 2016, ore 10,15—13 e 14,45—17,30
Laboratori delle Arti
Bologna, piazzetta P. P. Pasolini 5b (via Azzo Gardino 65)
Abstracts
Layla Dari (Firenze)
Le orchestre multietniche in Italia: un modello di integrazione e ibridazione musicale
Le migrazioni rappresentano da sempre un fattore di profonda trasformazione sociale e culturale sia per i contesti di origine sia per quelli di approdo. La percezione di un paese di recente immigrazione come l’Italia in relazione agli stranieri che vi transitano e vi si trattengono per periodi più o meno lunghi assurge a metafora per pensare e ponderare i cambiamenti sociali odierni.
In conseguenza dei fenomeni migratorii, negli ultimi due decenni si assiste a un cospicuo incremento di musicisti provenienti dalle più diverse parti del mondo, che hanno aumentato il numero delle orchestre e dei gruppi musicali, spesso facendo registrare anche un accrescimento della qualità musicale.
Nei maggiori agglomerati urbani italiani, dove sono concentrati gruppi di immigrati percepiti dagli autoctoni come culturalmente o etnicamente più “distanti”, sono nate vere e proprie “operazioni” miranti a favorire l’integrazione. Una di esse è la formazione di orchestre costituite da musicisti di varia provenienza, i quali, pur amalgamando le diverse esperienze musicali nella ricerca di un linguaggio comune, riescono a esprimere le proprie origini culturali e a fare dell’incontro una preziosa occasione di scambio.
A partire da queste osservazioni, e sulla scorta di una ricerca etnografica da me condotta negli ultimi due anni, esaminerò il fenomeno delle orchestre multietniche in Italia, punto di osservazione privilegiato per cercare di comprendere e analizzare le problematiche concernenti la costruzione e trasformazione di assetti identitari attraverso la musica e i processi interculturali in atto.