È il 12 settembre 1981 quando alla Festa dell’Unità di Milano di Monte Stella, luogo comunemente conosciuto come la montagnetta di San Siro, viene eseguito in prima mondiale Accordo, composizione per quattro gruppi di bande musicali scritta da Luciano Berio. Con l’assistenza, in veste di cronometristi, di Luca Francesconi e Ludovico Einaudi, allievi del maestro di Oneglia, oltre 1000 strumentisti di 20 bande lombarde eseguono sotto la direzione di Luciano Berio quella composizione che è definita dallo suo stesso autore «un’opera sperimentale nella quale cerco di mediare contraddizioni tra dimensioni musicali apparentemente inconciliabili». In Accordo Berio cerca di avvicinare mondi distanti tra loro, mettendoli in relazione e facendo reciprocamente conoscere le proprie peculiarità, soprattutto attraverso il linguaggio della musica, con un’operazione di contaminazione dell’uno verso l’altro che ancor oggi risalta per la sua innovatività.
Figlia di quel particolare momento storico, caratterizzato da tensioni sociali e politiche, che segue la fine degli anni Settanta, Accordo è un’opera (più o meno compiuta) di mediazione fra la concezione colta e accademica della musica, propria dei compositori di quegli anni, e quella popolare, socializzante e umana della tradizione bandistica della fine degli anni Settanta: questi due elementi trovano unione in una dimensione sonora ancor oggi inconsueta per l’esecutore e per l’ascoltatore.
La relazione ricostruisce la genesi della composizione tratteggiandone gli elementi distintivi e riferendo del suo accoglimento e della sua eredità.
«Accordo è forse difficile da organizzare ma facile da suonare; è fatto di discorsi semplici e concreti per interlocutori ideali che vorrebbero abbracciare il mondo; ha una speranza, dunque…»
Luciano Berio