in collaborazione col
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna
Ventitreesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»
Abstracts
KONSTANTIN HIRSCHMANN (Vienna)
Componimenti drammatici alla corte di Giuseppe I: omaggio imperiale, specula principis
Sotto il breve regno di Giuseppe I d’Asburgo (1705-1711), in occasione di compleanni e onomastici della coppia imperiale o di altri membri della famiglia asburgica – i cosiddetti Galatage (giorni di gala) –, alla corte di Vienna era consuetudine allestire piccole produzioni operistiche. Non si trattava di drammi per musica, ma piuttosto di generi minori, senza divisione in atti e scene, detti «componimenti drammatici», «componimenti per musica», «poemetti drammatici» o semplicemente «serenate».
Queste composizioni avevano carattere encomiastico e servivano innanzitutto ad omaggiare i sovrani. Il loro contenuto poetico-drammatico veniva accuratamente scelto per celebrare il dedicatario, in modo da trasmettere al meglio le peculiarità della sua figura ed enfatizzarne le virtù. Questo genere musicale risulta di notevole interesse per lo studio dei meccanismi di rappresentazione del potere politico, in modo ancora più dichiarato ed esplicito che nei drammi per musica coevi.
Nell’intervento prendo in esame la produzione operistica del primo decennio del Settecento alla corte di Vienna – un capitolo della storia musicale perlopiù trascurato dalla storiografia –, e in particolare esamino la figura dell’imperatore Giuseppe. Componimenti scritti da librettisti come Bernardoni o Stampiglia, e compositori quali Ziani, Fux, Badia o i fratelli Bononcini, ce ne restituiscono un’immagine politica sfaccettata, che si compone della tradizione dinastica, della guerra di successione spagnola e soprattutto degli ideali trovati negli specula principis. Un’immagine che ci mostra la trasformazione di Giuseppe da re guerriero che da solo radeva al suolo le fortezze nemiche, a sovrano discendente degli avi troiano-romani dell’albero genealogico fittizio della Casa d’Asburgo.